Eh si, è arrivato il momento di dedicare un post alla meta
delle mie vacanze di quest’estate: l’Islanda.
Non vi dico le facce delle persone quando rispondi
“Islanda”…..Dov’è che vai?? Fa freddo, non c’è nessuno…che ci vai a fare fin
la??
Ehhhhh, che ci vado a fare…..ci vado perchè da alcuni anni
abbiamo il pallino del nord Europa e tutto ciò che sta molto a nord (o molto a
sud, vedi Patagonia) ci affascina in un modo esagerato.
Il viaggio on the road poi è ciò che si addice maggiormente
sia a questo luogo, sia alla mia personalità. E soprattutto, la grande
protagonista sarà Madre Natura.
Leggevo qualche giorno fa su un sito di viaggi che vi è una
distinzione tra l’esploratore di natura e l’esploratore di cultura.
Ecco, io mi inserisco al 100% nella prima categoria. Non che
non mi freghi niente di architettura e monumenti, sia chiaro, anzi adoro vedere
le città; ma l’emozione che provo davanti ad una qualsiasi creazione di Madre
Natura non è minimamente paragonabile a ciò che provo davanti ad una opera
umana. E in ogni luogo in cui vado, ho sempre bisogno di natura!
Una scogliera, un fiordo, una caletta nascosta, il mare che
ha mille colori diversi, una cascata, un ghiacciaio, un vulcano…..davanti a
queste cose mi si riempie il cuore e l’anima. Mi alleggerisco di tutto il peso
della vita quotidiana e mi rigenero da cima a fondo.
Quest’anno fortunatamente siamo riusciti ad organizzare
questa vacanza. E’ da parecchio che ci stiamo dietro. L’idea sinceramente ci
balenava in testa già al ritorno dalla Norvegia, ma ovviamente dovevamo fare i
conti con la disponibilità economica prima di tutto.
Durante l’anno ci permettiamo davvero poco: io studio ancora
quindi le mie finanze sono praticamente inesistenti, Marco fortunatamente ha un
lavoro fisso a buone condizioni ma le spese di casa ci sono ed è un onere
notevole. Stiamo veramente molto attenti agli extra, rinunciando a molte cose.
Ma alle vacanze no, non sappiamo rinunciare. Piuttosto
viaggiamo a livelli minimi di dignità (vedi Norvegia) ma dobbiamo riuscire a
vedere ciò che la nostra testa dice.
E poi, non da meno, trovare le persone giuste con cui
condividere questo viaggio. Non tutti sono portati per questo genere di
esperienza, bisogna dirlo: sarà faticoso, comodità zero, e bisognerà adattarsi
al 100%. Come io del resto non sono portata per stare due settimane nello
stesso luogo, nella stessa spiaggia, sotto lo stesso ombrellone…oddio,
piuttosto sto a casa, davvero.
E soprattutto devono essere in grado di apprezzare ciò che
andremo a vedere. Non sopporterei di vedere qualcuno rimanere indifferente
davanti ad un’altissima scogliera sull’Oceano Atlantico, sarebbe un insulto a
ciò che il mondo offre di più bello. E potrei avere la tentazione di buttarlo
giù, eh eh. Ovviamente è una battuta.
Comunque, saremo in 4, il numero perfetto credo.
In prima persona ho organizzato tutto l’itinerario, gli
alloggi, e le cose pratiche.
- Primo, io adoro fare queste cose, ne farei il lavoro della
mia vita se fosse possibile.
- Secondo, (è un difetto lo so) non sopporto l’idea di non
avere il controllo diretto sull’organizzazione, ecc….cioè, devo essere sicura
di aver incluso tutto ciò che è possibile fare, senza tralasciare niente; visto
poi che non è che ci torno tutti i giorni in Islanda. Ed è per questo che penso
che non farò mai un viaggio organizzato in vita mia!
- Terzo, devo ammetterlo, sono piuttosto bravina…e gli altri
3 lo sanno J
Per questo mi hanno dato carta bianca senza il minimo dubbio e quando gli ho
presentato l’itinerario sono rimasti stupiti.
Certo, non ho lasciato molto spazio per il riposo….ma non
puoi pensare di andare in un luogo così per riposarti, no?
Insomma, arriveremo all’aereoporto internazionale di Keflavik,
la notte tra il 6 e il 7 agosto. Staremo un giorno intero per visitare la
capitale Reykjavik e poi cominceremo il percorso lungo la Ring Road, la strada
principale numero 1, in senso antiorario, con una macchina 4x4 affittata.
Vedremo cascate, geyser, fumarole, pozze di fango ribollenti,
scogliere a picco sul mare (e speriamo i puffins), vulcani, lagune di iceberg,
faremo l’escursione con i ramponi sul ghiacciaio, faremo il bagno nella caldera
di un vulcano (!!!!!!) e guideremo lungo le lande desolate dell’interno del
paese (sono previsti alcuni guadi….).
Mamma mia se ci penso non ci credo ancora davvero…ogni tanto
lo ripeto dentro di me: “Islanda, Islanda” per cercare di abituarmi all’idea e
rendere un po’ più concreto quello che fin’ora è stato solo un cumulo di
fotografie ed informazioni.
Quando abbiamo prenotato l’aereo (a febbraio) mi sembrava di
dover aspettare un’eternità e la vedevo ancora lontanissima. Ora invece mancano
meno di 3 settimane, che credo passeranno in frettissima.
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Foto presa dal web...magari riuscissi a farla io... |
So già che nel tragitto verso l’aereoporto avrò quel nodo
allo stomaco che mi accompagna da sempre nei giorni pre-partenza. Chiamatela
ansia, euforia, eccitazione…..ma quella sensazione di stallo, di attesa, come
se avessi smesso di respirare e stessi aspettando di arrivare a destinazione
per ricominciare a farlo, la conosco fin da quando ero bambina. Anzi, quando ero
bambina questa sensazione si trasformava quasi sempre in corse al bagno, che
spesso si ripetevano anche durante le vacanze. Crescendo questo inconveniente è
sparito ovviamente, ma questa emotività me la porterò dietro sempre. In tante
occasioni l’ho maledetta, perché spesso non mi ha permesso di godermi questi
momenti con spensieratezza, ma pensandoci è una caratteristica che mi
appartiene e che esprime la mia personalità, e quindi è giusto non nasconderla.
Tornando all’Islanda, quando ho cominciato ad organizzare il
tutto, attraverso Google Earth di cui non potrei fare a meno, mi sembrava di
dover fare un viaggio sulla luna. Per curiosità provate a vederla dal
satellite, vi sembrerà tutta uguale.
Mi ritrovavo davanti questa specie di ovale e non mi ricordavo
più dove avevo visto quella bellissima cascata appena 3 minuti prima….come
punto di riferimento avevo solo Reykjavik, un po’ poco no? Andavo a casaccio
aprendo foto qua e la per vedere cosa offriva la zona….e il problema è che
qualsiasi cosa vedessi mi sembrava imperdibile!! Bisogna per forza eliminare
qualcosa, penso che neanche un mese sarebbe abbastanza per vedere tutto. E noi
abbiamo soltanto due settimane.
Abbiamo dovuto quindi eliminare la zona dei fiordi a
nord-ovest, perché dall’idea che mi sono fatta servono almeno 3 giorni interi.
Abbiamo preferito allora finire la vacanza percorrendo la strada F35, un
lunghissimo sterrato in mezzo al deserto che taglia a metà l’intero paese. Ci
fermeremo una notte (la penultima) a dormire in un ambientazione surreale:
nonostante il prezzo esorbitante, penso avrà l’atmosfera più particolare di
tutti gli alloggi.
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Aiuto!!! Speriamo di uscirne indenni... |
E poi che dire dei nomi?!??!
“Amore, guarda cosa ho visto oggi….il canyon di Ykrlkbgfkbgfbasjhg,
ci andiamo!!!” “Eh???”
Ecco, nominare i luoghi era ed è una impresa quasi
impossibile. Sono riuscita per miracolo a pronunciare il nome del vulcano che
ha immobilizzato i cieli d’Europa nel 2010 (proprio quando stavo per partire
per Parigi con mia mamma): Eyjafjallajökull.
Mi sono dovuta mettere d’impegno, leggere lettera per lettera ed unire il
tutto. Alla fine è venuta fuori una parola che forse forse ci assomiglia.
L’unica
cosa che penso resterà per sempre impronunciabile è: Kirkjubæjarklaustur. Cheeee???? Io ci ho provato eh, ma alla seconda k
ci ho rinunciato….pure per gli islandesi è noioso da pronunciare, infatti lo
abbreviano a Klaustur. Semplice no?
E che io con le lingue me la cavo fortunatamente. Ho sempre avuto una
buona pronuncia in generale e prendo su in fretta le parole nuove in lingua
straniera, quindi per me è stato relativamente facile aver a che fare con
questi nomi.
Quando ho cominciato a nominare qualcosina a Marco (che per le lingue è
proprio negato) mi scoppiava a ridere in faccia ogni volta e dovevo sempre
fargli vedere una foto altrimenti non ci si capiva.
Poi c’è la questione bagagli: viaggiamo con una compagnia low-cost e
quindi abbiamo il classico bagaglio a mano striminzito. Per fortuna abbiamo
anche imbarcato due valigione in stiva in cui metteremo sacchi a pelo e cose
ingombranti, visto che là, la biancheria da letto va affittata e costa una cosa
come 12 euro al giorno a persona.
Poi ci saranno i vestiti pesanti: scarpe da trekking, giacca
impermeabile, pile….fortunatamente ho trovato qualche settimana fa una giacca
impermeabile bellissima con il pile incorporato e staccabile. Mi presenterò a
Malpensa così, con 35 gradi fuori, i jeans e le scarpe da trekking. Ehhhh, fa freddo la...
Potrei sembrare pazza lo so, ma quando entro nell'atmosfera della vacanza (così particolare poi) sono capace di inventarmi di tutto. Ho fatto la stessa cosa anche per la Norvegia, con vari disegnini.
Come si può notare non avrei mai potuto fare l'artista, visto che il livello dei miei disegni è rimasto alla seconda elementare ^_^
Oddio, rileggendo ciò che ho scritto, ho buttato dentro di
tutto…senza neanche un filo logico. Ed in effetti ancora questo viaggio un filo
logico non ce l’ha….cioè c’è un programma si, ma penso che nessuno dei 4 sia
davvero preparato a ciò che davvero ci aspetta. Nemmeno io, che ho guardato
fotografie e video dei posti un milione di volte.
Il filo logico lo troverò al mio ritorno….e naturalmente lo
racconterò J
Bellissima!!! Io ci sono stata e resterà per sempre uno dei viaggi più belli che abbia fatto! :)
RispondiEliminaWooowww davvero??? Dai raccontami qualcosa!!!! ^_^
EliminaBelle foto e anche la descrizione , viene voglia di andarci!!!!!
RispondiEliminaOttima idea il diario brava :)))))
Buona serata
Carissima Sara, io adoro i Paesi del Nord Europa! E'una vera e propria passione ! Svezia e Danimarca mi sono rimaste nel cuore, anche se è stato un viaggio di vent'anni fa, e praticamente una toccata e fuga. Islanda!!! Che sogno! Quando parlo con gli amici di quella che sarebbe (e sottolineo sarebbe perchè in casa adorano mare e caldo...)la mia vacanza ideale, ne rimangono stupiti! Goditi quei posti affascinanti e riempiti gli occhi di immagini meravigliose e luoghi quasi incontaminati! Un abbraccio e grazie di essere passata da me!
RispondiEliminaA presto
Maria Grazia
Ciao Sara! Anche io come te devo avere l'organizzazione del viaggio sotto il mio controllo ehehe ;)..secondo me l'organizzazione è il momento più faticoso ma anche il più bello, soprattutto quando la fantasia comincia a viaggiare in posti che ancora non hai visto! Anche a me l'Islanda mi intriga e non poco, quindi aspetto il tuo reportage così da prendere spunto! :) un saluto
RispondiEliminalavaligiasottosopra.blogspot.it
Ciao Sara, che bel viaggio!
RispondiEliminaL'Islanda é uno dei posti che mi piacerebbe molto visitare ed é stata anche candidata tra le mete possibili delle prossime vacanze.
Amo i paesaggi nordici e prima di morire mi piacerebbe riuscire a vedere l'aurora boreale.
Che dire... Buon viaggio e buone vacanze!
Cara Sara, lo sai già che l'Islanda mi è rimasta in mente e me la toglierò (?) quando finalmente l'avrò vista. La Natura offre spettacoli meravigliosi e resti senza fiato dinanzi ad essi, ti capisco! Il Nord Europa è bellissimo. Io sono stata in Svezia e non ci sono parole per descriverla. Ti auguro di godertela fino in fondo :-). A proposito, parli con una "collega". Ti presento Ros, l'organizzatrice di itinerari per sée per i suoi amici e parenti :-D. Un bacione
RispondiEliminabuon viaggio
RispondiEliminaBuone vacanze.
Ciao Sara, complimenti per il blog che...ammetto..non conoscevo ma siamo davvero troppissimi :-P ho viso l'elenco di tutti i tuoi post sull'Islanda, ora con calma me li leggo tutti. Grazie della dritta. Monica
RispondiElimina