Golden Circle: l'Islanda più famosa! Ed il mio Canyon ^_^

Eh si, perchè il Circolo d'Oro è sicuramente il percorso più visitato d'Islanda. Questo certamente perchè è la zona più vicina alla capitale Reykjavik e racchiude tre attrazioni veramente notevoli: il parco nazionale di Thingvellir, i geyser e la potentissima Gullfoss, la cascata d'oro, appunto.
Ma andiamo per gradi...

08/08/2013
E' il nostro secondo giorno qui in Islanda e dopo aver visitato Reykjavik si parte per la vera avventura: io infatti non sto più nella pelle. So che i prossimi giorni saranno un crescere di meraviglie ed io sono impaziente di gustarmele una per una. Lasciamo insomma l'ostello e ci dirigiamo sul luogo dell'appuntamento per ritirare l'auto presa a noleggio.
Io, quando dipendo da altri, non sono mai del tutto tranquilla. Come dicevo qui, devo avere tutta l'organizzazione sotto controllo per essere sicura che niente vada storto. Ed in questo caso il controllo non l'avevo io.
E infatti il tizio dell'autonoleggio si presenta all'appuntamento dicendo che la nostra macchina ha avuto un incidente due giorni prima e non sono riusciti a ripararla in tempo. Io letteralmente sbianco, Marco comincia a dirne di tutti i colori (meno male che non sa l'inglese) e dentro di me penso: "Ecco lo sapevo, quanto odio dipendere dagli altri!!!!".
Insomma, dopo un minacciosissimo: "Il problema non l'abbiamo causato noi, quindi VOI dovete risolverlo!" e parecchio panico iniziale, la questione si risolve in fretta. Il tizio riesce a trovarci un'altra macchina identica e dopo un'oretta siamo pronti a partire. Un pò scossi, perchè ce la siamo vista brutta, davvero!

La macchinina ^_^


Comunque io sono emozionatissima: a vedermi dall'esterno mi avrebbero potuto dare 10 anni per l'entusiasmo che avevo: dicevo "Che bello" per tutto, anche per un cespuglio.
Dopo il primo assaggio di natura islandese sotto la pioggia....anzi diciamo pure proiettili di acqua ghiacciata sparati in faccia (nel video qui sotto potete sentire il "venticello" che tirava)....




.......arriviamo a Thingvellir, dove si trova la faglia che divide il continente americano da quello europeo. Figata! E ci si cammina in mezzo! Alla prima vista sono rimasta molto colpita perchè la parete della faglia è davvero alta!!
Dopo pranzo, con le pance piene ed armati di tutto l'ambaradan tecnologico (reflex, teleobiettivo, videocamera: tutto al riparo sotto la giacca a vento) ci buttiamo alla scoperta del parco.








Dopo una piacevole passeggiata si arriva ad Oxararfoss, una cascatina tra le rocce. E' la nostra prima cascata islandese e facciamo una quantità di foto forse un pò esagerata per quello che effettivamente vale.
Incontriamo un gruppetto di spagnoli, con cui scambiamo qualche parola nel tipico stile "casinista" sud-europeo.



Torniamo alla macchina e ci dirigiamo verso i geyser ed io sono troppo curiosa: è una cosa che non ho mai visto in vita mia e che soprattutto è possibile ammirare in pochissimi luoghi al mondo. Già questo vale il viaggio in Islanda!
Non facciamo in tempo a parcheggiare che io in un lampo sono davanti a Strokkur, l'unico geyser della zona che spruzza ad intervalli costanti di 5-8 minuti.
Geysir, quello che da appunto il nome a questo fenomeno, purtroppo è inattivo: peccato perchè sarebbe stato molto più alto.
Comunque come è prevedibile che sia c'è un botto di gente, ma io mi concentro solamente sullo spruzzo, pronta con la fotocamera per catturare la "bolla", e dopo qualche tentativo ottengo quello che voglio ^_^







E qui la sequenza dello spruzzo! L'idea l'ho presa dal blog Assaggi di Viaggio.








Questo il video ^_^




Questo fenomeno è veramente sensazionale, un vero e proprio spettacolo, non c'è che dire. Dopo aver fatto un giro anche per le pozze attorno ed aver fatto un bel "bagno" di zolfo, proseguiamo verso Gullfoss.



Intanto il tempo è peggiorato ed arriviamo a questa maestosa cascata con una condizione meteo veramente tosta. Però è stato bellissimo: era ormai tardino quindi la maggior parte delle persone se n'era già andata; riusciamo ad essere quasi solo noi a godercela da vicino!
Cominciamo il sentiero con ogni strato possibile addosso, i cappucci ben saldi in testa, io con sciarpa di cashmere e guanti (!!!!!), e l'attrezzatura fotografica ben coperta. Perchè i proiettili di acqua ghiacciata che dicevo prima sono tornati, misti agli spruzzi della cascata. E' pazzesco, un tempo da lupi, siamo bruttissimi e goffissimi vestiti così, ma l'unica cosa che riusciamo a fare è RIDERE!
Non vi farò vedere la nostra mise oscena, ma nel video forse si capisce com'era il tempo...e soprattutto che vento tirava!!




Insomma anche qui lo spettacolo della natura si scatena al massimo....l'acqua della cascata cade in un fantastico e altissimo canyon (si è capito che io adoro i canyon??) e anche se stiamo facendo una vera e propria doccia naturale, siamo come incollati a quelle rocce, non riusciamo a venire via!






A malincuore, e per colpa del vento, torniamo alla macchina e ci mettiamo in marcia per il nuovo alloggio, di nuovo un ostello.
Io però ho uno scoiattolino nella mente che mi dice: "Dillo, dillo, dillo, dillo......" e lo dico: "Ragazzi, qui intorno ci sarebbe un canyon carino, ma non so il posto esatto, vi va se chiediamo dov'è?"....
L'ho detto e gli altri 3 accettano.
Io, tornata bambina, chiedo a chiunque come fare per arrivare al canyon del fiume Hvita, e insomma....dopo aver preso delle stradine sterrate tipo "Non aprite quella porta 2", finalmente lo intravedo da un ponte.



Non so descrivere la sensazione provata al momento, o perlomeno ci provo: abbiamo parcheggiato ed io mi sono fiondata sulle rive di questo fiume, in anticipo rispetto agli altri 3.
Arrivata a mezzo metro dall'acqua, mi accorgo di aver trovato la pace interiore: il silenzio più assoluto, l'acqua calmissima con il suo colore latte tipico dei fiumi glaciali e queste rocce morbide: "Ma questo è il paradiso", penso. Si, è il mio paradiso: non scorderò mai questo posticino, ce l'ho nel cuore.





Non è adorabile??

Aggiungo anche un mini video in cui traspare la tranquillità del posto: si sentono solo le nostre voci praticamente ed anche il vento è quasi del tutto assente.
La qualità non è molto buona perchè è stato fatto con il cellulare.





Andare via da qui mi è costato tantissimo davvero, avevo poi quella sensazione di non essermelo goduto abbastanza, vista la tappa frettolosa prima di tornare all'ostello. Fortunatamente alla fine della vacanza siamo ripassati di qui ed ho potuto vivermelo come volevo.

La giornata finisce, dopo una corsa contro il tempo per trovare un ristorante aperto alle 9 di sera (impresa fallita: tutto chiuso), con un panino in camera. E la trasformazione di Anto in larva dentro al sacco a pelo, cosa che mi ha fatto sempre ridere ogni sera ^_^

Alla prossima, con le colline "dipinte" di Landmannalaugar ed i primi guadi!!!


Commenti

  1. Bellissimi posti, sopratutto l'ultimo (non provo neanche a scrivere il nome :D )..
    Io non so se ce la farei all'idea di mettermi giacca a vento e guanti ad agosto, ma deve essere un'esperienza indimenticabile

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh si devo ammettere che fa un pò strano....ma la voglia di vedere quei posti è più forte!! Anche perchè le ferie di agosto sono l'unica occasione per viaggiare :-/

      Elimina
  2. Che dire fantastico viene voglia di andarci !!!!!!
    Un caro saluto :-)))

    RispondiElimina
  3. Avevo già letto il tuo post stamattina e visto le foto (purtroppo i video non posso vederli/ascoltarli perché ho la filodiffusione nel Tempio della Bellezza :-D) ma solo adesso ho trovato il tempo di scriverti. La sensazione che mi trasmette l'Islanda è che è proprio la terra come doveva essere milioni di anni fa. Natura impetuosa, silenzio, paesaggi desertici. bellissimo!! Aspetto la terza puntata ;-). Bacino, cara

    RispondiElimina
  4. Siiiii, sei solo tu circondata dalla natura!! E' una figata in tutto e per tutto!!
    Baci baci

    RispondiElimina

Posta un commento

Se ti va, lasciami un commento: risponderò con piacere :)