Landmannalaugar: dipinto o realtà?



Dopo aver fatto colazione nel bar/caffè/negozio/nonsocomechiamarlo più caro (e più strano) della mia vita, con 4 cappuccini e 4 fette di torta (o bombe caloriche?) da svenimento, totale 30 euro.....



....partiamo alla volta di Landmannalaugar: una zona interna nel sud dell'Islanda, inconfondibile per le sue colline colorate di verde/arancione/marrone che sembra di stare in un dipinto. A riguardare le foto mi chiedo se sia davvero reale un posto del genere...sicuramente è magico!!

Noi abbiamo percorso la strada più "difficile" all'andata, visti i 2-3 guadi presenti. Infatti, al mattino la portata dei fiumi è minore e guadarli meno rischioso. Al ritorno invece abbiamo fatto la strada più semplice, senza guadi...in questo modo le abbiamo provate entrambe.

Comunque la F225 (quella più difficile) si prende immettendosi sulla 26 dalla Ring Road.
Appena lasciata la strada principale si ha già un assaggio di quello che verrà dopo....terra completamente nera, a tratti sterrata e sullo sfondo sempre presente il vulcano Hekla, puntualmente coperto da una grande nube.



Arriva quindi il bivio per la F225 e già si capisce l'andazzo: sono 50 km di sterrato nel nulla più assoluto. Non ci sono neanche le pecore!
All'inizio la terra mista a sabbia è del tutto nera....se non avessimo i piedi (o meglio le ruote) ben saldi in terra si potrebbe pensare di essere sulla luna. Intorno solamente rocce laviche, quindi nere.



La mia testa invece pensa soltanto ad una cosa: il/i guado/i che ci aspetta/no....sono letteralmente terrorizzata, mentre gli altri 3 sono tranquillissimi, compreso Marco che guida. Col senno di poi era meglio darmi del valium e rinchiudermi nel baule.
Comunque alternando sabbia nera con praterie verde brillante arriviamo al primo. Io penso di essere riuscita solo a dire: "C***o". Nella mia testa era profondo 3 metri e già mi vedevo a tornare indietro e perdermi la Landa, come dice Anto.
Invece fortunatamente arriva un'altra macchina che lo attraversa tranquillamente: possiamo quindi renderci conto che non è molto profondo e prendiamo coraggio. Io non so se coprirmi gli occhi o guardare: decido invece di riprendere la scena e in un attimo siamo di la. Già fattooo??

Eccovi il video, un pò mosso...ho tagliato l'ultima parte in cui esclamo, agitatissima e allo stesso tempo elettrizzata: "Oddiooo!!".



Insomma proseguiamo trovandoci altri due mini-guadi in cui non mettiamo neanche le ridotte, e io finalmente posso godermi il paesaggio in tranquillità e sono sempre più incredula: è bellissimo!!



Arriviamo dopo quasi 2 ore al rifugio di Landmannalaugar, decidiamo di lasciare la macchina un pò indietro per non "rischiare" altri due guadi. Pranziamo con i nostri panini (baguette e salame, cosa volere di più?? Eh, magari una vera birra...non quella sbobba analcolica che vendono al super), ci incappucciamo per bene e partiamo per il nostro trekking. Un pò alla cieca a dire la verità...non sapevo bene che sentieri ci fossero e quanto durassero.
Ci incamminiamo comunque in quello più visibile e in pochi minuti ci ritroviamo nel bel mezzo di un enorme campo di lava coperto dal muschio: nero e verde gli unici colori.


Ah, per chi volesse, prima di cominciare il trekking (o dopo per rifocillarsi) c'è una pozza di acqua calda in cui si può fare il bagno. Noi abbiamo tranquillamente rinunciato perchè i nostri piedi scalpitavano per una bella passeggiata e perchè la temperatura e i proiettili di pioggia non invogliavano assolutamente!!


Comunque continuando sul nostro sentiero, questo è lo spettacolo che ci veniva offerto...roba da andare giù di testa a mio parere!




Ma è alla fine del campo di lava che va in scena la parte migliore....si apre un largo campo paludoso tra fiumiciattoli e sabbie (qualcuna mobile), contornato da queste dolcissime collinette colorate che sembrano urlarti "dai, vieni su". Non so quante foto, uguali tra loro, ho fatto...non riuscivo più a fare un passo avanti. Ho trovato una roccia talmente perfetta per le foto e per godermi il panorama che mi hanno dovuto quasi trascinare via.





Io già mi vedevo la in mezzo a quelle collinette, invece gli altri 3 preferiscono andare verso sinistra, attratti dalle fumarole...


Ci ritroviamo insomma nel bel mezzo della nebbia con la terra che sputa vapore da ogni angolo!! Mamma mia, qui si hanno le prove di quanto l'Islanda sia una terra giovane ed in continuo cambiamento!!


Dopo aver esplorato tutto ciò che c'era da esplorare, ci mettiamo sulla strada per il ritorno...e quando arriviamo allo spiazzo paludoso, il sole mi regala un suo raggio che io colgo per scattare altre milioni di foto, che magari potrebbero sembrare uguali ma per me sono uniche.



Arrivati al rifugio ci mettiamo in macchina per la strada del ritorno, ma la giornata non è mica finita eh?? In Islanda una delle cose più belle sono le strade, ancora meglio se interne, ed il paesaggio intorno.



Per il ritorno prendiamo la strada 208, più semplice, che non è indicata con la "F" (strada di montagna). E' percorribile anche da macchine non 4x4 e infatti ci si mette molto meno tempo. Il paesaggio è suggestivo comunque, anche se non ai livelli della F225.
Verso la fine dello sterrato ci fermiamo in un punto panoramico lunare....eravamo soltanto noi, la nostra macchina in lontananza, il panorama sulla strada 26 ed una scultura che si sono dimenticati di esporre al museo del fallo.



Esattamente dove finisce lo sterrato scorgiamo un bellissimo punto in cui confluiscono due fiumi, probabilmente uno glaciale e l'altro no visti i colori così diversi, e formano (va che coincidenza) un canyon!!! Io ovviamente scendo dalla macchina per fare le foto!



E dopo una corsa contro il tempo per raggiungere un "paese" con qualche ristorante aperto, ci accontentiamo di cenare in un fast food. Sempre meglio del panino in camera della sera prima!

Alla prossima puntata!

P.S: Da pochi giorni sono diventata Guida per Caso dell'Islanda (oltre che della Croazia), mi trovate quindi anche qui!



Commenti

  1. Queste foto sono meravigliose! L'Islanda è un luogo che sogno di vedere da tanto tempo e questo racconto mi fa sognare ancora di più *-*

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    1. Grazie!! Ti auguro di realizzarlo presto questo sogno!

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  2. Per me è il posto più incredibile e più bello che abbia mai visto. Per fortuna non abbiamo fatto il guado così grande e ci siamo tenuti poco lontani per evitare l'ultimo guado prima di entrare in questo Paradiso di colori. E vederlo nelle tue foto è un colpo al cuore. Ricordo il lunghissimo sterrato e quel giallo/verde intenso. Arrivammo lì che c'erano 3 gradi e scendeva un po' di nevischio, in pieno Agosto. Poi si aprì un po' e scalammo quelle colline fino al punto più alto. E ho la foto di persone praticamente nude che andavamo in giro prima di fare il bagno. Esperienza unica...e lacrimone :-)

    Fabio

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    1. Infatti è un posto talmente unico e particolare che sembra quasi finto!
      Le condizioni meteo che abbiamo trovato erano le stesse vostre, ma ciò non impedisce di rimanere meravigliati da questo panorama!
      Indimenticabile!!

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  3. Bellissime foto! Il tuo racconto dà un'idea della magia dell'Islanda. Segnato sulla "lista dei desideri". Grazie:-)

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  4. Bellissime foto! Il tuo racconto fa venir voglia (se ce ne fosse ancora bisogno), di fare 4 passi in Islanda. Grazie!

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