Oggi era in programma un'altro post....ma ieri sera ho sfornato un pane veramente super, sicuramente uno dei migliori fatto fin'ora con la pasta madre, e non vedevo l'ora di pubblicarlo.
Di nuovo con la liquida perchè dopo un pò di prove concrete mi sento anche io di sposare la teoria che con il licolì vengano prodotti meno acidi, più leggeri e areati. Di sicuro, per la mia esperienza, vale per il pane.
Inoltre io adoro i porri, al pari della cipolla....e come non metterli anche nel pane??
Detto-fatto, ho rinfrescato la piemmina, ho soffritto il porro....e al raddoppio via, impastato!
A mano perchè non mi andava di tirare fuori la planetaria per una quantità così piccola...vista l'idratazione non bassissima sono stata li almeno una 20ina di minuti, ma poi con qualche piega è andato a posto da solo, quindi è un impasto gestibilissimo.
Con le dosi della ricetta è venuta fuori esattamente la pagnottina che si vede in foto...ovviamente essendo solamente in due, mi conviene rimanere bassa con le dosi, ma si possono tranquillamente raddoppiare!
INGREDIENTI per una ciabatta:
250 gr farina "0"
160 gr acqua
50 gr pm liquida a 4 ore dal rinfresco (quindi raddoppiata)
2 cucchiai di olio
1/2 cucchiaino di sale
1/2 porro tagliato a rondelle
Per prima cosa soffriggere il porro in 2 cucchiai di olio fino a farlo appassire.
In una ciotola versare la farina e disporla a fontana. Al centro versare il lievito e metà dell'acqua e cominciare ad impastare con una forchetta. Aggiungere poco alla volta l'acqua rimanente e continuare ad impastare con la forchetta.
Quando l'impasto diventa più sodo continuare con le mani, sempre dentro la ciotola. Io come metodo faccio così: prendo un lembo di impasto, lo tiro un pò verso l'alto e lo piego verso il centro. Ripeto questo movimento girando la ciotola tipo un 200-300 volte ^_^ Ma è talmente veloce che non ci si accorge.
Assorbita tutta l'acqua, ora aggiungere l'olio, sempre poco alla volta, il porro lasciato raffreddare ed infine il sale.
Far assorbire bene e ribaltare sulla spianatoia infarinata. Non importa se l'impasto è ancora appiccisoso, con un paio di pieghe si asciugherà.
A questo punto, effettuare quindi le pieghe del video qui sotto, per due volte a distanza di 10 minuti circa.
Arrotondare l'impasto e mettere in frigo fino al mattino successivo.
Prendere l'impasto fuori dal frigo e lasciarlo raddoppiare a temperatura ambiente.
Quando è raddoppiato (più o meno sarà il primo pomeriggio), versarlo sulla spianatoia ben cosparsa di semola.
Dare la forma a filone arrotolandolo su se stesso e riporlo dentro un canovaccio ben infarinato (altrimenti si attaccherà).
Essendo molto morbido ha bisogno di fare la seconda lievitazione dentro ad un contenitore rigido, altrimenti si "spatascierà" sul piano.
Lasciarlo quindi lievitare almeno altre due ore e quando lo vedrete gonfio potrete accendere il forno.
Per la cottura:
- accendere il forno alla massima temperatura, lasciando dentro la leccarda e riponendo un pentolino pieno d'acqua sul fondo del forno;
- quando il forno arriva a temperatura, ribaltare delicatamente l'impasto sulla leccarda bollente (tenendo la chiusura del pane verso il basso), effettuare velocemente dei tagli obliqui con una lametta ed infornare per circa 20 minuti;
- per fargli formare una crosta croccante, è consigliabile togliere il pentolino di acqua dopo 10 minuti di cottura.
Lasciarlo raffreddare in verticale per far uscire l'umidità e poi potrete tagliarlo.
A questo punto avrete un delicatissimo profumino cipollato per tutta la casa!!! Mmmm, io non ho resistito e dopo mezz'ora era già a metà...ops...
Ma sai che deve essere proprio buona.
RispondiEliminaUn abbraccio
Alla prossima
Bella è bella, buona sarà buona sicuramente....ma quanto tempo che ci vuole!!! Io ultimamente non so dove sbattere la testa, ho una lista di cose da fare chilometrica che non so se riuscirò a completare entro natale!!! Vabbè mangiamoci su ;-)
RispondiEliminaFede
Sara questo pane è fantastico!!! Sai che profumo... Un bascio!
RispondiEliminaE' un pane che induce all'asocialità ;-) ma sicuramente squisito. Ma chi se ne importa??!! In Grecia mangiavo tzatziki e me ne infischiavo se l'agli osi sentiva a tre chilometri, ahah. La cipolla è sulla stessa linea d'onda ma...che bontà nel pane!! Un bacio, tesorino, e buon weekend!
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