Il racconto del mio viaggio attraverso il cuore dei Balcani comincia da qui: Zagabria, la capitale della mia Croazia.
Non è stata la prima tappa in ordine di tempo, anzi ci siamo arrivati dopo 3 giorni dalla partenza. Nel mezzo abbiamo fatto qualcos'altro che racconterò più avanti. Non imposterò quindi un diario di viaggio in ordine cronologico come ho fatto per l'Islanda (si prima o poi finirò anche quello).
Preferisco parlare prima di Zagabria, Belgrado e Sarajevo e poi continuare con tutto il resto.
Su ciascuna di queste città però c'è molto da dire e quindi suddividerò i racconti in più post, indicativamente due o tre, in cui raccoglierò tutte le informazioni necessarie.
La cosa che vi rimarrà maggiormente impressa di Zagabria?
I tram.
Non sto scherzando...ve li ritroverete dappertutto in città bassa, e dovrete stare attenti a dove mettete i piedi perchè passeranno a pochi centimetri da voi, come se niente fosse.
Farete lo slalom tra essi per attraversare la piazza centrale e non saprete che caspiterina fare quando vi ritroverete in uno spazio di un metro quadrato tra il tram davanti e quello dietro, assieme ad altre 5-6 persone, mentre sta arrivando quello di fianco.
(Se invece odiate i tram perchè magari li prendete tutto l'anno per andare al lavoro, rifugiatevi in città alta...li neanche l'ombra)
Questi grandi cosi blu, che io ho associato a questa città fin da quando ho cominciato a raccogliere informazioni, perché è la prima cosa che si nota spiando la webcam di Trg Bana Jelacica, sono nuovi, moderni, lunghi e spaziosi. Al suo interno avrete tutte le informazioni necessarie per orientarvi con le fermate. Vi sembrerà per un attimo di stare in una super moderna città negli anni 3000.
Per un attimo, perchè appena scesi, tornerete in una città dell'est europeo, che sta tentando, nonostante l'assenza di fondi (e si vede), di costruirsi un proprio equilibrio e una propria identità.
Non ho avuto però l'impressione, come invece ho letto su varie guide, che stia prendendo come esempio l'Europa occidentale. Qualche palazzo richiama certamente l'architettura austriaca (per ovvie ragioni) ma la visione d'insieme non mi ha trasmesso questa similitudine. Certamente non per quanto riguarda il lato estetico della città.
E' una città sorprendentemente ordinata, nel traffico e nella viabilità, che ho trovato piuttosto intuitiva. Si gira tranquillamente in macchina, in ogni sua zona. Noi siamo andati dritti al nostro alloggio, senza mai sbagliare.
Grazie anche alla navigatrice, devo farmi un piccolo complimento :)
E' a misura d'uomo: le principali attrazioni sono tutte raggiungibili in pochi passi.
Non c'è casino, anzi è mooolto tranquilla. Forse troppo, per certi versi. Comunque piuttosto pulita, sia nelle vie centrali che in quelle secondarie. Zero cani randagi e zero mendicanti o zingari per strada, al contrario di Sarajevo e Belgrado.
Mi ha anche dato l'impressione di essere piuttosto sicura: noi siamo tornati quasi sempre a piedi all'alloggio che era ad almeno mezz'ora a piedi dal centro, quindi un pò fuori, e molte ragazze giravano da sole o con qualche amica senza timori, intorno a mezzanotte.
Di contro però, i palazzi brutti, trascurati e grigi sono davvero tanti. E questo mi ha sorpreso, in negativo.
Facciate scrostate e nere di smog, infissi marci appena dietro la piazza principale lasciano un pò perplesso il visitatore.
Tranne qualche palazzo da poco ristrutturato, non esiste la valorizzazione dei monumenti e delle attrazioni.
Un esempio per tutti: il Giardino Botanico. A dir poco penoso, più che piante sono erbacce. Cartelli sbiaditi, serre ricoperte di "regalini" dei piccioni. Si salva grazie al laghetto con le tartarughe.
Non conosco i retroscena, ma forse far pagare l'ingresso (ora libero), anche pochi euro, aiuterebbe.
In ogni caso non voglio essere troppo critica: sappiamo tutti a grandi linee cosa è successo in queste zone appena 20 anni fa e i soldi del turismo costiero qui all'interno non sono arrivati, nemmeno nella capitale. Questa cosa è palese. E senza soldi si fa ben poco purtroppo :(
Devo dire però che è la capitale degli stati della ex-Jugoslavia (Slovenia esclusa naturalmente) che si defila maggiormente dalla memoria del conflitto. Certo non ha subito nessun assedio, ma tutta la nazione ha senza dubbio avuto un ruolo fondamentale...prima vittima poi carnefice.
Nelle campagne croate e nelle cittadine dell'interno i segni sono ancora molto visibili, qui invece è chiara l'intenzione di lasciarsi tutto alle spalle, definitivamente.
Dopo aver esposto le mie impressioni, che sono puramente soggettive, passo a descrivervi un pò la città...cosa c'è da vedere, dove dormire, dove mangiare, quali sono le letture utili....
Tutto questo però nei prossimi giorni!
Vi aspetto sulla pagina Facebook del blog: My Cooking Trips
A presto ^_^
Non è stata la prima tappa in ordine di tempo, anzi ci siamo arrivati dopo 3 giorni dalla partenza. Nel mezzo abbiamo fatto qualcos'altro che racconterò più avanti. Non imposterò quindi un diario di viaggio in ordine cronologico come ho fatto per l'Islanda (si prima o poi finirò anche quello).
Preferisco parlare prima di Zagabria, Belgrado e Sarajevo e poi continuare con tutto il resto.
Su ciascuna di queste città però c'è molto da dire e quindi suddividerò i racconti in più post, indicativamente due o tre, in cui raccoglierò tutte le informazioni necessarie.
La cosa che vi rimarrà maggiormente impressa di Zagabria?
I tram.
Non sto scherzando...ve li ritroverete dappertutto in città bassa, e dovrete stare attenti a dove mettete i piedi perchè passeranno a pochi centimetri da voi, come se niente fosse.
Farete lo slalom tra essi per attraversare la piazza centrale e non saprete che caspiterina fare quando vi ritroverete in uno spazio di un metro quadrato tra il tram davanti e quello dietro, assieme ad altre 5-6 persone, mentre sta arrivando quello di fianco.
(Se invece odiate i tram perchè magari li prendete tutto l'anno per andare al lavoro, rifugiatevi in città alta...li neanche l'ombra)
Questi grandi cosi blu, che io ho associato a questa città fin da quando ho cominciato a raccogliere informazioni, perché è la prima cosa che si nota spiando la webcam di Trg Bana Jelacica, sono nuovi, moderni, lunghi e spaziosi. Al suo interno avrete tutte le informazioni necessarie per orientarvi con le fermate. Vi sembrerà per un attimo di stare in una super moderna città negli anni 3000.
Per un attimo, perchè appena scesi, tornerete in una città dell'est europeo, che sta tentando, nonostante l'assenza di fondi (e si vede), di costruirsi un proprio equilibrio e una propria identità.
Non ho avuto però l'impressione, come invece ho letto su varie guide, che stia prendendo come esempio l'Europa occidentale. Qualche palazzo richiama certamente l'architettura austriaca (per ovvie ragioni) ma la visione d'insieme non mi ha trasmesso questa similitudine. Certamente non per quanto riguarda il lato estetico della città.
E' una città sorprendentemente ordinata, nel traffico e nella viabilità, che ho trovato piuttosto intuitiva. Si gira tranquillamente in macchina, in ogni sua zona. Noi siamo andati dritti al nostro alloggio, senza mai sbagliare.
Grazie anche alla navigatrice, devo farmi un piccolo complimento :)
E' a misura d'uomo: le principali attrazioni sono tutte raggiungibili in pochi passi.
Non c'è casino, anzi è mooolto tranquilla. Forse troppo, per certi versi. Comunque piuttosto pulita, sia nelle vie centrali che in quelle secondarie. Zero cani randagi e zero mendicanti o zingari per strada, al contrario di Sarajevo e Belgrado.
Mi ha anche dato l'impressione di essere piuttosto sicura: noi siamo tornati quasi sempre a piedi all'alloggio che era ad almeno mezz'ora a piedi dal centro, quindi un pò fuori, e molte ragazze giravano da sole o con qualche amica senza timori, intorno a mezzanotte.
Di contro però, i palazzi brutti, trascurati e grigi sono davvero tanti. E questo mi ha sorpreso, in negativo.
Facciate scrostate e nere di smog, infissi marci appena dietro la piazza principale lasciano un pò perplesso il visitatore.
Tranne qualche palazzo da poco ristrutturato, non esiste la valorizzazione dei monumenti e delle attrazioni.
Un esempio per tutti: il Giardino Botanico. A dir poco penoso, più che piante sono erbacce. Cartelli sbiaditi, serre ricoperte di "regalini" dei piccioni. Si salva grazie al laghetto con le tartarughe.
Non conosco i retroscena, ma forse far pagare l'ingresso (ora libero), anche pochi euro, aiuterebbe.
In ogni caso non voglio essere troppo critica: sappiamo tutti a grandi linee cosa è successo in queste zone appena 20 anni fa e i soldi del turismo costiero qui all'interno non sono arrivati, nemmeno nella capitale. Questa cosa è palese. E senza soldi si fa ben poco purtroppo :(
Devo dire però che è la capitale degli stati della ex-Jugoslavia (Slovenia esclusa naturalmente) che si defila maggiormente dalla memoria del conflitto. Certo non ha subito nessun assedio, ma tutta la nazione ha senza dubbio avuto un ruolo fondamentale...prima vittima poi carnefice.
Nelle campagne croate e nelle cittadine dell'interno i segni sono ancora molto visibili, qui invece è chiara l'intenzione di lasciarsi tutto alle spalle, definitivamente.
Dopo aver esposto le mie impressioni, che sono puramente soggettive, passo a descrivervi un pò la città...cosa c'è da vedere, dove dormire, dove mangiare, quali sono le letture utili....
Tutto questo però nei prossimi giorni!
Vi aspetto sulla pagina Facebook del blog: My Cooking Trips
A presto ^_^
Great trip and photos; what's next? Can't wait!
RispondiEliminaBel post! molto interessante il tuo punto di vista, tanti mi hanno parlato di Zagabria come della capitale meno interessante degli Stati della ex Jugoslavia...io per ora ho visto solo Lubiana, Belgrado e Sarajevo, come ben sai, ma anche Zagabria è nella mia wish list, per lo meno per completezza. Non vedo l'ora di leggere il seguito...Mi fido molto del tuo giudizio
RispondiEliminaGrazie per questa descrizione a 360° di una città che sicuramente meriterebbe una riqualificazione e tanto turismo.
RispondiEliminaFabio
che bello viaggiare con le tue parole! son molto curiosa di sapere cosa consigli di leggere
RispondiEliminavogliamo il seguito!!
RispondiEliminaChiaretta hai ragione, ma fortunatamente negli ultimi 7 giorni sono riuscita a lavorare quasi sempre e quindi sto continuando il post oggi! La prossima settimana dai :)
Eliminaallora sei perdonata...ah ah ah...(che lavoro fai? hai trovato quindi?in bocca al lupo allora!!)
RispondiEliminaeh niente di fisso purtroppo....i soliti congressi che richiedono hostess...ma meno male che ci sono!!
EliminaCarissima, sono stata felicissima di leggere questo post e guardare le foto di Zagabria. Come ti ho già detto, conto di visitare l'ex Jugoslavia e avevo pensato di raggiungere Zagabria una volta a Lubiana. Immaginavo che fosse ancora dimessa ma non così...pensavo che si fosse ripresa di più. Forse è ancora troppo presto... La guerra è una mannaia sulle persone e le cose. Un bacione, tesoro, aspetto con pazienza il seguito
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